Benvenuto in Blueprint!

Posted by | news | No Comments
  • 0
  • November 27, 2013

Per chi, come noi, è cresciuto guardando i cartoni animati, sarà rimasto affascinato dalla Macchina di Goldberg. Se il nome di Rube Goldberg può non essere così familiare, il fascino per quei buffi marchingegni, ironici e complessi, è sedimentato nei ricordi della nostra infanzia grazie alle celebri avventure di Willy il coyote, i Looney Toons e Tom & Jerry. Non stupisce, infatti, che Goldberg fosse un famoso fumettista e non un ingegnere. La sua invenzione è così radicata nella nostra immaginazione che non ha mai smesso di rappresentare le forme più eccentriche di creatività.

In uno degli episodi più famosi, Tom è il progettista di una gigantesca trappola per topi: un buffo intricato insieme di ingranaggi che, in un crescendo di eventi concatenati, fanno scattare la classica trappola a molla. Stiamo parlando di un enorme complesso meccanismo collegato alla solita vecchia trappola a molla che appare in ogni puntata, con i risultati che tutti conosciamo.

In quel mondo, l’idea di design è un concetto puramente superficiale, rappresentato attraverso l’ironica, spettacolare, simulazione della complessità: il fine non è mai oggetto di discussione.

Con buona pace di Jerry – e di tutti i fan della serie – anche questo tentativo di Tom è destinato a fallire. Diremmo oggi che al design di Tom, per avere qualche possibilità di funzionare, mancano almeno tre ingredienti:

  • La comprensione delle abitudini di Jerry (Perché si ostina a non considerare la sua abilità nell’evitare questo tipo di trappole? )

  • Affrontare il problema in modo strategico (Come passerà le sue giornate dopo averlo mangiato?)

  • Progettare solo dopo aver trovato una risposta efficace a queste domande.

Nel mondo reale, in cui la complessità è dappertutto e non va certo simulata, la Macchina di Goldberg avrebbe ancora meno chance di funzionare.

Purtroppo però, l’aspettativa più diffusa sul design è spesso limitata alla sola qualità estetica del progetto. Il principale problema di questo limite è che, se vuoi differenziare la tua offerta, progettare una Macchina di Goldberg per azionare la vecchia trappola di sempre potrebbe non bastare.

In un sistema in cui la qualità estetica del progetto è diventata una commodities, il design è più efficace quanto più vicino si trova al cuore della strategia d’impresa.

Blueprint nasce dalla ferma convinzione che il design sia più efficace quando è pensato per innovare prodotti, luoghi, servizi e, naturalmente, renderli più belli e human-centered.

Noi siamo pronti per progettare insieme a voi nuove strategie di crescita.

Vorresti saperne di più? Comincia da qui.